LDN
Che cos’è il “naltrexone a basso dosaggio” o “Low Dose Naltrexone” (LDN)?
Il naltrexone è un antagonista degli oppiacei utilizzato da tempo (in dosi di 50-300mg) nel trattamento della dipendenza da oppio e derivati e da alcol. Esso blocca i recettori a cui si legano queste sostanze eliminando l’effetto piacevole dovuto al loro uso e può provocare sintomi molto sgradevoli che facilitano la disintossicazione. Negli anni ‘80, soprattutto grazie ai lavori del Dr.Bihari, si è scoperto che questo stesso farmaco, quando usato a dosaggi molto più bassi (da 1,5 a 4,5mg), ha la capacità di modulare l’attività immunitaria riducendo le infiammazioni autoimmuni. E’ importante sottolineare che questo uso del naltrexone, benchè lecito da parte del medico, non è stato ancora riconosciuto ufficialmente (anche se alcuni studi clinici sono stati pubblicati), e costituisce quindi una prescrizione “off-label”, cioè diversa da quelle per cui il farmaco è stato originariamente autorizzato.
Come funziona?
Bloccando i recettori degli oppiacei, il naltrexone blocca anche l’azione degli “oppiacei” endogeni cioè prodotti dal nostro organismo (beta-endorfine e meta-encefaline). Studi recenti hanno dimostrato che questi oppiacei endogeni svolgono un ruolo importante nell’attività immunitaria. Il naltrexone viene assunto la sera e il breve blocco notturno dei recettori (della durata di poche ore) provocato dalle basse dosi di questo farmaco si ritiene che porti per “effetto rimbalzo” ad un aumento, il giorno seguente, dell’attività e/o della sintesi di endorfine ed encefaline che contribuiscono a loro volta a riequilibrare l’attività immunitaria. In questo modo il naltrexone a basso dosaggio tenderebbe a ridurre le infiammazioni croniche soprattutto su base autoimmune. Le ultime ricerche stanno dimostrando la sua possibile utilità anche in altre patologie non su base autoimmune fra cui alcuni tipi di tumori, fibromialgia, dolore neuropatico, psoriasi, endometriosi, ovaio policistico e in caso di problemi di fertilità, in questo caso può essere somministrato senza rischi anche durante tutta la gravidanza.
Nello specifico, in caso di tiroidite di Hashimoto, è possibile che si possa ottenere sia un miglioramento dei sintomi che una riduzione dei livelli degli anticorpi tiroidei, va comunque detto che anche qui la risposta al trattamento è sempre individuale e non ci si può aspettare un risultato in tutti i casi (alcune prime stime riferiscono benefici nel 35-40% dei casi) ed è naturalmente un trattamento a lungo termine.
Come viene prescritto?
Viene somministrato per via orale a dosi di 1,5-4,5 mg assunte generalmente la sera (fra le 22 e le 2).
E’ sicuro?
Sì. Il Naltrexone a basso dosaggio viene utilizzato a dosi inferiori ad un decimo della dose minima (50mg) approvata dalla FDA per le donne tossicomani in gravidanza. Oltre 100.000 persone nel mondo lo stanno assumendo da anni sotto controllo medico e non si sono mai verificati effetti collaterali gravi. Occasionalmente si possono manifestare sogni vividi, insonnia e, in certi casi di sclerosi multipla, rigidità muscolare. Tutti questi sintomi passano solitamente da sé nel giro di un paio di settimane oppure con l’aggiustamento del dosaggio o dell’orario di assunzione. LDN si è quindi dimostrato un farmaco sicuro ed efficace per l’uso prolungato in un gran numero di patologie croniche.
Principali patologie nelle quali si è dimostrato utile:
Malattie “autoimmuni”:
Sclerosi multipla
Tiroidite di Hashimoto
Artrite Reumatoide
Sarcoidosi
Sclerodermia/CREST
Lupus Eritematoso Sistemico (LES)
Sindrome di Sjogren
Dermatomiosite
Morbo di Crohn
Colite Ulcerosa
Celiachia
Psoriasi
Morbo di Bechet
Spondilite anchilosante
Tumori:
Cervello
Polmone (non microcitoma)
Seno
Gola
Colon e Retto
Fegato
Pancreas
Rene
Vescica
Ovaio
Utero
Prostata (non trattato)
Melanoma
Leucemia linfocitica cronica
Linfoma
Mieloma Multiplo
Altre patologie croniche:
Alzheimer
Autismo
Morbo di Parkinson
Sindrome della Stanchezza Cronica
Fibromialgia
Asma
Epatite cronica
Endometriosi
Sindrome dell’ ovaio policistico (PCOS)
Infertilità
Ansietà / Depressione
Colon Irritabile
Enfisema – BPCO
Sclerosi Laterale Amiotrofica
HIV/AIDS
Bibliografia:
- Bihari B. Efficacy of low dose naltrexone as an immune stabilizing agent for the treatment of HIV/AIDS. AIDS Patient Care. 1995;9:3.
- Smith JP, Stock H, Bingaman S, Mauger D, Rogosnitzky M, Zagon IS. Low-dose naltrexone therapy improves active Crohn’s disease. American Journal of Gastroenterology. 2007;102(4):820-8.
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- Towers CV, Katz E, Weitz B, Visconti K. Use of naltrexone in treating opioid use disorder in pregnancy. Am J Obstet Gynecol. 2019 Jul 31. pii: S0002-9378(19)30944-5. doi: 10.1016/j.ajog.2019.07.037.
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- Brown N, Panksepp J. Low-dose naltrexone for disease prevention and quality of life. Med Hypotheses. 2009;72:333-337.
Per saperne di più:
http://www.ldnresearchtrust.org/
http://www.lowdosenaltrexone.org/